La medicina omeopatica

Quando si parla di medicina omeopatica, credo che, innanzitutto, ciascuno dovrebbe chiedersi:
come vorrei essere curato? Come sintomo ovvero portatore di una determinata diagnosi o come persona?

Voglio una cura che mi curi nella mia interezza, arrivando alla radice dei miei problemi, e che smorzi le mie naturali o acquisite predisposizioni ad ammalarmi, o voglio semplicemente una cura che mi tolga momentaneamente i sintomi che mi infastidiscono?

Nel secondo caso, sarebbe utile ricordare che nulla, anche le cose più sottili, possono semplicemente scomparire sopprimendole, sarebbe come nascondere l’immondizia sotto il tappeto.

La medicina omeopatica cura il malato non la malattia, cioè il quadro morboso specifico di ciascun paziente

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Di conseguenza non esiste un rimedio omeopatico specifico per un determinato disturbo ma, nella vera medicina omeopatica, il rimedio va scelto valutando l’insieme dei sintomi nonché la costituzione del paziente.

Nella pratica ciò significa che ad esempio due pazienti con il raffreddore verranno trattati verosimilmente con due rimedi diversi, di contro uno stesso rimedio può essere utilizzato per trattare patologie diverse, ad esempio un’allergia ed un mal di schiena potrebbero essere trattati con il medesimo rimedio, se il quadro morboso del paziente lo suggerisce.

Il medico omeopatico valuta i cinque equilibri dell’uomo: fisico, mentale, spirituale, familiare e sociale

Come potrebbe essere diversamente per una medicina definita olistica? Il termine olistico oggi è molto usato ed abusato ma cosa significa veramente? Alcuni ritengono che questo implichi la messa in gioco di oscure conoscenze esoteriche o misteriose tecniche bioenergetiche. Nulla di più falso.

Per il medico omeopata tutti i sintomi sono importanti, sia quelli fisici sia le sensazioni soggettive riferite dal paziente, a volte ci sono piccoli sintomi che possono essere di grande valore, ma questo non è tutto perché al medico omeopata interessa anche l’ambiente in cui vive il paziente e come esso vi si rapporta.

Non si può star bene in un ambiente malato, la rabbia ad esempio è un veleno come pure il senso di colpa o la mancanza di affetto. Tutto viene valutato nella visita omeopatica e indirizzato a seconda delle priorità ovvero a seconda delle necessita del paziente come in un percorso alla ricerca dell’equilibrio psicofisico.

Quindi oltre al disagio strettamente fisico, l’omeopatia cura il trauma mentale, la paura, la rabbia, la confusione e tutte le condizioni profonde che sottendono alla malattia dell’essere umano.

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Il rimedio omeopatico è sempre di origine naturale e può essere: minerale, vegetale o animale. L’efficacia e la potenza del rimedio omeopatico dinamizzato lascia sempre sbalorditi i neofiti.

Però mentre tutti possono trovare giovamento dalle cure omeopatiche, solo coloro disposti ad intraprendere un cammino di cambiamento verso il proprio equilibrio psico-fisico raggiungono la guarigione. Si, perché cura e guarigione sono due cose diverse, cosi come pure sono cose diverse assenza di sintomi fisici e salute.

La medicina omeopatica è una medicina dolce, che non impone la guarigione ma collabora con il paziente e ne rispetta i ritmi, le capacita, l’energia.

La medicina omeopatica unicista è questo e molto di più, è la medicina di una volta, sistematizzata in Germania a fine del settecento ma che ha radici più antiche di queste, essa ha una storia straordinaria scritta da tanti maestri di quest’arte meravigliosa.

La medicina omeopatica non è soggetta a mode o cambiamenti perché si basa su una legge biologica (legge di similitudine) e non su ipotesi e teorie.

Forse l’omeopatia non sarà la medicina del futuro, ma a nostro avviso, è di sicuro una medicina futuribile se si vorranno alleviare in modo dolce e duraturo le sofferenze del genere umano. Se cerchi un omeopata a Roma, contattami senza impegno.

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