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7 Libri sull’omeopatia da non perdere per iniziare a conoscerne le basi

PREMESSE NECESSARIE

L’omeopatia non si impara sui libri. I libri sull’omeopatia sono molto utili e a volte anche necessari, ma non sono sufficienti da soli per penetrare in profondità l’arte omeopatica. Inoltre, nonostante esista una vasta letteratura, non tutte le letture sono proficue, molte sono inattendibili e quindi possono anche essere addirittura dannose. Infine vi è una caratteristica dell’arte omeopatica di cui va tenuto altamente conto quando ci si approccia ad un testo che ne tratti la materia, cioè il fatto che i sintomi descritti dai vari autori nella loro trattazione dei diversi quadri morbosi, possono variare nel tempo e nelle diverse latitudini.

Tempo e luogo

Leggere, ad esempio, un autore indiano o della fine del diciannovesimo secolo, necessita di un certo grado di interpretazione non sempre facile per due ordini di motivi:

  1. In primis perché l’incidenza e il modo d’esordio delle diverse malattie varia considerevolmente a seconda del contesto sociale. Pensiamo ad esempio alla sifilide descritta dagli autori dell’800 o alla tubercolosi negli autori del primo ‘900: tutti quadri morbosi rari, se non impossibili da vedere oggigiorno.
  2. In secondo luogo le manifestazioni dei sintomi mentali cambiano a seconda della latitudine: cioè a seconda dei codici di significato assunti dai diversi atteggiamenti o dai tabù sociali. A titolo d’esempio, potremmo prendere il significato dell’essere tatuati oggi in Italia rispetto al Sud America, dove questa pratica rappresenta molto più di un vezzo estetico, bensì il segno di appartenenza certa alla malavita e quindi l’impossibilità di una vita al di fuori di essa nella società civile. Oppure il significato del tenersi per la mano tra due uomini medio orientali, per i quali esso costituisce un segno di
    stima e di amicizia, molto diverso dal significato che questo atteggiamento assume da noi in Italia.
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Fatte queste doverose premesse, scrivo questa piccola lista di consigli alla lettura spinto dai miei pazienti che spesso mi chiedono come approfondire la conoscenza della medicina omeopatica e per tutti coloro che ne volessero intraprendere lo studio. Il consiglio per tutti è in ogni caso quello di non leggere tutto ciò che capita, perché di libri sull’omeopatia ce ne sono molti, e perché una informazione sbagliata può facilmente sviare con risultati pessimi nella pratica. Quindi leggete solo autori di cui conoscete l’attendibilità.

Consiglio inoltre di approcciarsi ai titoli consigliati seguendo la progressione indicata essendo ciascun titolo propedeutico al successivo.

7 Libri sull’omeopatia e più!

1- Lezione di Filosofia Omeopatica: l’insegnamento di un grande maestro dell’omeopatia

James Tyler Kent. Ed. Red 2004
Considero questo libro, a dire il vero, tra i molti libri sull’omeopatia, decisamente impegnativo. Ma resta la primissima lettura indispensabile per chi voglia accostarsi in modo corretto alla medicina omeopatica e acquisire delle basi teoriche solide e corrette. Quest’opera, fortunatamente tradotta in italiano, non è altro che la trascrizione di alcune delle lezioni tenute da uno dei più grandi maestri dell’arte omeopatica.

Nello scorrere dei diversi capitoli il lettore sarà guidato nell’addentrarsi all’interno del pensiero omeopatico (perché l’omeopata ti fa tante domande?) in modo graduale e accattivante. Non sarà di certo una lettura leggera, ma un testo da rileggere e meditare. Preparate una matita per le numerose note
che sarete di sicuro portati a scrivere ai margini delle pagine.

2- L’omeopatia nelle malattie acute

di L. Vannier Ed. Fratelli Palombi e introduzione del Prof. A Negro
A differenza del precedente, questo libro ha di sicuro un taglio più pratico. Apparentemente vi insegnerà ad utilizzare i rimedi omeopatici in caso di eventi acuti, oggi si direbbe l’omeopatia di pronto soccorso, in realtà con il tempo esso vi insegnerà come leggere la materia medica e quindi come orientarvi nella scelta del rimedio migliore in ogni occasione (cure omeopatiche per bambini?). Anche questo, come il precedente, non è un libro che esaurisce il suo messaggio velocemente.

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La quantità di informazioni contenute, nonostante la piccola mole del testo è enorme. Confesso che è un libro che mi piace sempre avere a portata di mano.

3- Organon dell’arte di guarire

C.F. Samuel Hahnemann Red Ed. 2006
Sembrerà strano a molti constatare che il testo considerato il caposaldo della medicina omeopatica venga da me consigliato solo come terza lettura. È certamente vero che l’inizio dell’omeopatia cosi come noi la conosciamo e la sua attuale sistematizzazione trova fondamento in quest’opera, ma bisogna tenere conto che esso è la summa estrema di un lavoro enorme e al contempo la sintesi di una riflessione geniale. In
altre parole, potremmo dire che esso sia stato scritto dal suo geniale e dottissimo autore, con lo spirito con cui si scriverebbe qualcosa sulla pietra.

Addentrarsi completamente nel pensiero di Samuel Hahnemann è un lavoro che richiede una vita e un adeguamento spirituale non comuni. Ci sono stati e continuano ad esserci molti autori che scrivono interi libri di commenti a singoli paragrafi. Considerate questa lettura un dovere e non preoccupatevi se vi dovesse deludere, sarà solo il segno che la strada da fare è ancora molta, me lo dico ogni volta che lo riprendo in mano, sempre ricordando che l’omeopatia è innanzi tutto un’arte pratica.

4- La vita Interiore

di S.H. Roger Larnaudie. Ed. Salus Infirmorum 2007
Questo piccolissimo libro, oltre ad essere una piacevole lettura e un bel documento storico, servirà per farvi digerire un po’ il precedente e soprattutto a comprendere, almeno in parte, come e perché l’omeopatia non è solo una questione tecnica.

5- Storia dell’Omeopatia in Italia

A. Lodispoto. Ed. Mediterranee 1987
Ad un certo punto della vostra formazione, sarà indispensabile che vi facciate un’idea della storia dell’omeopatia, di perché ad esempio si parla di omeopatia unicista (perché si parla di omeopatia unicista), e sulle spalle di quali giganti ci siamo alzati per poter arrivare all’omeopatia di
oggi. Per una storia della medicina più in generale consiglio di leggere D. Iero, A. Pesante: “La scienza moderna e i nuovi eretici” Sugarco ED. 2000

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6- Materia Medica Omeopatica

W. Boericke
Molti pazienti amano consultare una materia medica a caso sul web per scoprire le caratteristiche del rimedio prescritto dal proprio medico. Consiglio di consultare quella di Boericke che è, a mio parere, quella che spinge a ragionare piuttosto che ad impilare i sintomi in lunghe e confuse liste. Inoltre, questa materia medica ha il pregio di essere quella più vicina a noi nell’accezione proposta nell’introduzione a queste righe. Ne esiste anche una edizione tradotta in lingua italiana curata dal Dott. R. Petrucci, ma per chi ne abbia la possibilità, consiglio di consultare l’originale in inglese, disponibile gratuitamente anche online.

7- Repertorio della materia medica omeopatica

di J.T. Kent
Se qualcuno volesse addentrarsi nello specifico delle prescrizioni omeopatiche, il repertorio diverrà imprescindibile. L’uso del repertorio può essere fatto in due modi. In modo pedissequo secondo le indicazioni del repertorio stesso o in modo artistico, ovvero dopo aver acquisito una approfondita
conoscenza della materia medica utilizzando il repertorio solo come fonte di suggerimenti o conferme. Io seguo la seconda scuola. Non ho mai trovato giovamento nel consultare altri repertori diversi da questo.

Altri libri sull’omeopatia: autori vari

La letteratura omeopatica è vastissima ma per le ragioni dette nell’introduzione consiglio di leggere solo autori in qualche modo “sicuri”. Oltre a quelli predetti, credo di poter consigliare di leggere con una certa sicurezza i seguenti: E.B. Nash, P. Paschero, E. Candegabe, Bonninghausen.

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Buono studio e buona informazione! Contattami per un confronto!

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