“Sà dottore, so che non centra nulla, ma ho notato che da quando è successa questa cosa ho iniziato a star male” oppure “Il mio medico mi ha detto che questo disturbo non centra nulla con quello che mi è accaduto, il problema è genetico!” , o al massimo il medico può imputare allo “stress” l’essere concausa o aggravante di un determinato quadro morboso.
Moltissime persone, anche se non tutte, riconoscono da subito la causa profonda dei propri disturbi, ma questa intuizione viene soffocata da pile di analisi ed esami, alla ricerca di cellule, anticorpi, marcatori e molecole varie come se l’uomo fosse solo un ammasso di ossa e soprattutto, quello che soffoca maggiormente l’intuizione sana e di per se terapeutica dell’umanità sofferente, è spesso proprio la parola del medico ottuso alle ragioni della vita in tutti i suoi aspetti immateriali.
Caro paziente non rinunciare alle tue intuizioni in favore del pregiudizio scientifico, la via per la guarigione e per una cura dolce è sempre individuale e passa attraverso un ragionamento sano. Spesso nella nostra società attraversare un percorso terapeutico assomiglia sempre più ad entrare in un labirinto piuttosto che percorrere una strada di crescita personale.
A volte il medico ti blocca, ma tu cerca di capire il mondo in cui vivi.
